Il 18 dicembre 2015 si è tenuta a Sassari, presso il palazzetto ottocentesco in via Roma, la mostra sul Design italiano, a cura di Enrico Ercolani e dello studio di architettura Officina29Architetti Viaggio nel mondo del design italiano, attraverso alcuni esempi dell’arredamento domestico.
La mostra tratta il tema della nascita del design italiano attraverso ventitre pezzi originali – collezione privata – riguardanti l’arredamento domestico: prodotti appartenenti al ventennio compreso tra il 1950 e 1970, di particolare interesse per lo studio Officina29 architetti, che da sempre si occupa di design e di arredamento d’interni.
La nascita del design domestico in Italia è il risultato di un lento processo, a causa della difficoltà di applicazione del linguaggio moderno nell’elemento d’arredo, ancora troppo legato a valori tradizionali ed estetici profondi. Tutt’altro avviene nel campo della tecnologia, in particolar modo nell’industria meccanica, in cui esempi quali Vespa 1946 e Lambretta 1947 sono stati ben apprezzati dal pubblico, divenendo icone di un’epoca.
Nel 1950, il mobile era ancora legato all’artigianato “tradizionale”, ben lontano dalla realtà della cultura contemporanea. Le nuove proposte di diversi architetti appaiono sporadiche e audaci e prima della fine del decennio disegnano mobili Franco Albini, Gianfranco Frattini, Giò Ponti, Marco Zanuso, Angelo Mangiarotti, Ico Parisi e tanti altri.
Il mobile acquisisce finalmente una specifica identità: diviene essenziale, fulcro dell’abitare. Il merito di questo traguardo è senz’altro da attribuire a due figure indispensabili in quel decennio: il designer, che scopre la fabbrica, studia i materiali e ne conosce le problematiche; e il produttore, che riesce a portare la propria artigianalità, tipica della produzione d’élite, nella produzione in serie.
La mostra, a cura di Enrico Ercolani e dello studio di architettura Officina29Architetti, è stata molto apprezzata non solo da addetti ai lavori, ma soprattutto da numerosi visitatori che hanno seguito con attenzione gli aneddoti raccontati dagli architetti, trasformando così un evento statico in un interessante viaggio nel mondo dell’architettura e del design. Un’occasione unica per assaporare la magia degli anni sessanta.
Fonti:
Roberto Aloi, L’arredamento moderno sesta serie, Hoepli, Milano, 1955.
Giulio castelli, Paola Antonelli, Francesca Picchi, La fabbrica del design, Skira, 2007.
Giuliana Gramigna, Repertorio 1950 1980: immagini e contributi per una storia dell’arredo italiano, Mondadori, seconda edizione 2001.
(di Alessandra Caria)